I disturbi della menopausa collegati a problemi sessuali e urinari tendono a peggiorare la qualità della vita della donna. Lo afferma uno studio recente, apparso a novembre sulla rivista Menopause.
I ricercatori hanno esaminato un campione di 2.160 donne, di età compresa tra 45 e 75 anni, che hanno riportato almeno un sintomo dopo la menopausa correlato all'atrofia vulvovaginale, una condizione comune che può includere sintomi come secchezza vaginale, rapporti sessuali dolorosi e incontinenza urinaria.
I risultati hanno mostrato che le donne, con gravi sintomi di atrofia vulvovaginale, hanno riportato una qualità della vita molto peggiore rispetto alle donne con sintomi lievi.
Secondo l'autrice dello studio, la dott.ssa Rossella Nappi dell'Università di Pavia, "è importante dare dignità a una serie di sintomi che la maggior parte della gente crede siano banali, non importanti, non rilevanti per essere trattati… Alcune persone credono che andranno via con il tempo e non capiscono la natura cronica di condizioni che non sono pericolose per la vita, ma possono avere un impatto significativo sull'intimità, l'autostima e l'immagine del corpo".
I cambiamenti della menopausa possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Tuttavia, e spesso, tali cambiamenti nell’apparato vaginale e urinario, come secchezza, irritazione, dolore nei rapporti sessuali e disturbi urinari sono di solito ignorati.
Questo studio, quindi, ha lo scopo di evidenziare la necessità per le donne di rendersi conto che i sintomi della menopausa possono portare a problemi di salute cronici ma che questi problemi sono spesso curabili.
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