L’ansia, e il conseguente stato di stress che ne deriva, può colpire le donne durante e dopo la menopausa e influenzare negativamente la loro qualità della vita.

Ricordiamo che con le vampate di calore, l’aumento di peso, l’insonnia, l’irritabilità e la tendenza al pianto, l’ansia è uno dei sintomi che caratterizza le donne prima, durante e dopo la menopausa.

Secondo gli esperti ed in particolare un recente studio pubblicato su Menopause, rivista della North American Menopause Society (NAMS), la ricetta per controllare l’ansia sta in più screening, relax, sport e meno caffeina.

Attraverso le tecniche di rilassamento e l’esercizio fisico è importante per le donne in postmenopausa imparare a gestire l'ansia e non avere quindi conseguenze sul piano fisico. Infatti, le conseguenze dell’ansia non sono solo di tipo mentale e psicologico ma intervengono anche sulla salute dell’organismo.

Il postmenopausa è quella fase della menopausa che intercorre tra la menopausa e l’inizio della senilità, quindi in media intorno ai 65 anni.

La ricerca ha preso in esame 3.503 donne in postmenopausa e ha mostrato la prevalenza di gravi sintomi fisici in quelle che manifestavano ansia. Tali sintomi fisici erano di 5 volte superiori rispetto alle donne in post menopausa che non soffrivano di ansia.

Anche se la relazione tra ansia e sintomi fisici è ancora oggetto di studio, l'ansia è stata correlata ad un aumento dei livelli di noradrenalina e serotonina, che, a sua volta, può influire sulla termoregolazione e aumentare la frequenza di vampate di calore.

È stata inoltre confermata un'associazione tra l'ansia e sintomi urogenitali gravi.

I ricercatori affermano quindi con forza l'importanza di effettuare nelle pazienti screening per individuare chi soffre di ansia in modo significativo e di conseguenza scegliere la terapia più adatta con il proprio medico.

Poiché l’ansia è un problema molto comune, viene spesso sottovalutato, ma le possibili soluzioni per migliorarlo esistono e sono rappresentate da tecniche di rilassamento, attività fisica regolare, riduzione di caffeina e a volte anche terapie ormonali mirate.

Fonte: ANSA Salute