Il cancro al seno è la neoplasia più diffusa nelle donne e rappresenta il 30% di tutte le diagnosi di tumore in Italia.  

Il 40% delle diagnosi avvengono nelle donne con meno di 49 anni, il 35% nelle donne tra 50 e 69 anni e il 22% nella popolazione più anziana (+70 anni). 

In Italia vivono circa 834.000 donne che hanno avuto una diagnosi di carcinoma mammario con una sopravvivenza netta ad 1 anno dalla diagnosi pari al 96,9% e a 5 anni dalla diagnosi al 90,8%. 

Il carcinoma mammario colpisce dunque un'ampia fascia della popolazione in una fase di vita attiva, impattando su aspetti socio-lavorativi, emotivi e funzionali delle pazienti. 

Tutti questi dati sono stati riportati a Roma durante l’evento organizzato dall’ASL Roma 1 intitolato "Completezza, performances, sviluppo, ruolo dei pazienti e creazione dell'ecosistema", che ha visto a confronto medici, ricercatori, docenti, dirigenti sanitari. 

Secondo gli esperti occorre un ecosistema che accompagni la donna con carcinoma al seno sin da primo sospetto tumorale per tutto il percorso di cura. 

Dal punto di vista assistenziale, l’approccio migliore è quello multidisciplinare, in cui è centrale la rete oncologica. 

Per questo occorre potenziare le reti oncologiche su tutto il territorio nazionale ed investire sul management ospedaliero. Occorre costruire un processo sanitario e assistenziale che guidi il paziente (e la sua famiglia) attraverso il percorso terapeutico più efficace. 

Fonte: Ansa Salute